Assemblea regionale pensionati: in 4 famiglie su 10 sono i nonni a salvare i bilanci
Negli ultimi 2000 anni l’aspettativa di vita è notevolmente aumentata arrivando ad essere di 85 anni per le donne e di 81 per gli uomini, come anche gli anni di vita vissuti in salute si aggirano intorno ai 73 anni, per questo la Società italiana di Gerontologia e Geriatria nel 2018 ha innalzato la soglia di vecchiaia dai 65 ai 75 anni. In quattro famiglie italiane su dieci (40%) sono i nonni a salvare il bilancio domestico messo a rischio dall’inflazione che colpisce il carrello della spesa con l’esplosione dei costi dell’energia a causa della guerra in Ucraina, con una tendenza che si è accentuata anche rispetto ai difficili anni della pandemia. Come anche 1,3 milioni di anziani sono i custodi dei piccoli borghi italiani e combattono lo spopolamento, tramandano le tradizioni, trasmettono i saperi e difendono il valore storico, ambientale e culturale dei territori. E’ quanto emerge dall’analisi elaborata da Coldiretti Piemonte in occasione dell’Assemblea regionale dei Senior Coldiretti “Qualità della vita e invecchiamento attivo: opportunità e politiche”, svoltasi presso lo Starhotels Majestic di Torino, alla quale hanno preso parte il presidente ed il segretario nazionale di Federpensionati Coldiretti Giorgio Grenzi e Lorenzo Cusimano, il presidente regionale del movimento, Pierluigi Cavallino, con tutti i presidenti provinciali e le segreterie, il presidente di Coldiretti Piemonte, Roberto Moncalvo, il delegato confederale, Bruno Rivarossa, e i direttori delle federazioni provinciali. A portare il saluto, testimoniando l’importanza di fare sinergia e squadra tra i movimenti, la responsabile di Donne Impresa Asti, Monica Monticone, ed, in collegamento video, Claudia Roggero di Giovani Impresa Torino.
Diversi gli interventi che si sono susseguiti, moderati dalla segretaria regionale di Federpensionati, Maria Chiara Bellino: è intervenuta in collegamento video la biologa e nutrizionista, Gabriella Regis, fornendo spunti sull’alimentazione migliore da seguire nella terza età, il professore associato di Medicina Interna presso l’Università del Piemonte Orientale, Mattia Bellan, che ha presentato lo studio Aging Project del Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Università del Piemonte Orientale, che si propone di affrontare la sfida, scientifica e sociale, dell’invecchiamento, poggiando su quattro pilastri: interdisciplinarità, traslazionalità, supporto a ricerca e didattica, coinvolgimento del territorio, e l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone, che ha tracciato il lavoro fatto e quello da fare a livello piemontese a favore della terza età.
“Ci affacciamo ormai alla stagione dei rinnovi anche come Senior Pensionati, ma in questi 5 anni, seppur difficili perché segnati dal Covid e poi dalla guerra in Ucraina con i prezzi delle materie prime e dell’energia alle stelle, abbiamo portato avanti diversi progetti: in primis quello relativo alla salute all’interno del quale hanno un ruolo principe sia il cibo sia il movimento – fa notare Giorgio Grenzi, presidente nazionale Senior Coldiretti -, ma anche quello rispetto alla sicurezza, visti i problemi di furti e frodi, per cui abbiamo aperto un dialogo con i Questori e poi quello per ovviare alla solitudine e dare una traiettoria di vita a chi è rimasto solo, sperimentando una tecnologia in collaborazione con il Politecnico di Milano. Tanti i temi affrontati, ma quello che resta prioritario è dare maggiori servizi tramite i fondi del Pnrr ai pensionati di tutto il nostro Paese”.
“I nostri Senior sono l’esempio vivente dell’invecchiamento attivo perché continuano ad essere parte integrante delle imprese e delle loro famiglie e nella nuova agricoltura, che concilia innovazione e tradizione, non si può rinunciare ad un così prezioso patrimonio – affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Dall’esperienza dei nostri pensionati emerge la possibilità di attivare nuovi servizi per le comunità nella logica dell’agricoltura sociale e della multifunzionalità mentre attendiamo, ormai a brevissimo, l’approvazione del regolamento regionale sull’agricoltura sociale. Cogliamo con favore l’opportunità del finanziamento della norma regionale sull’invecchiamento attivo per proporre iniziative concrete, utili a dare risposte agli anziani che vivono sul nostro territorio. E’ indispensabile, quindi, che le Istituzioni mettano in atto politiche che tutelino seriamente l’autonomia personale anche mediante migliori e più accessibili servizi di assistenza”.